Amo particolarmente la fotografia artistica, come sicuramente già sai se mi conosci o se hai letto i miei contributi della mia pagina. In questo articolo ti illustro una tecnica particolarmente simpatica e divertente e sicuramente una delle tecniche più affascinanti e creative: il freelensing e il reverse freelensing, un approccio che può trasformare qualsiasi scene ordinaria in un'immagine straordinaria. Il freelensing e il reverse freelensing sono tecniche fotografiche in cui usi l'obiettivo staccato (freelensing) e se vuoi anche girato (reverse freelensing) - molto vicino alla fotocamera. L'obiettivo lo tieni in mano e mentre fotografi lo sposti e/o inclini leggermente e delicatamente per scoprire le immagini che ti regala. Non avere fretta e quando ti piace ciò che vedi scatta. Puoi manipolare l'angolo di inclinazione e la distanza tra l'obiettivo e il sensore della fotocamera, creando effetti di sfocatura particolari, giochi di luce e bokeh unici. L'effetto visivo risultante è simile a quello di una messa a fuoco selettiva o di un tilt-shift, ma con una maggiore libertà creativa. Poiché l'obiettivo non è più montato saldamente sulla fotocamera, il risultato può essere imprevedibile. Questo è uno degli aspetti che rende il freelensing così eccitante e stimolante per i fotografi creativi: ogni scatto può essere completamente diverso dall'altro e non è assolutamente prevedibile. Il freelensing permette di ottenere una varietà di effetti visivi, tra cui: · Bokeh sfumato: poiché il piano focale è inclinato, si ottiene un effetto bokeh molto interessante. I punti di luce diventano sfocati e sfumati, spesso con forme e colori unici che catturano l'attenzione. · Focus selettivo: l'effetto di sfocatura può essere utilizzato per isolare un soggetto dal resto dell'immagine, dando una sensazione di profondità e tridimensionalità anche in scene piuttosto piatte. · Distorsioni creative: la distanza variabile tra l'obiettivo e il sensore crea effetti di distorsione e deformazione, che possono risultare in immagini più artistiche e surreali. · Effetti di luce: il freelensing permette di giocare con la luce in modo particolare. A causa dello spazio tra l'obiettivo e il sensore, la luce può entrare dalla parte laterale dell'obiettivo, creando riflessi e bagliori sorprendenti che contribuiscono alla sensazione di intimità o mistero nelle immagini. Per il freelensing non hai bisogno molta attrezzatura: una fotocamera e un obiettivo possibilmente leggero. Da notare anche che fotografando con la lente non attaccata alla fotocamera, facilmente entrerà polvere/sporcizia. Eventualmente è meglio usare una fotocamera DSLR piuttosto che una Mirrorless e evita...

FOTOGRAFARE PER L'ANIMA
Fotografare fa bene all’anima, trovo che aiuti a combattere lo stress e sicuramente ci fa scoprire il mondo che ci circonda da un’altra prospettiva.
Oggigiorno siamo sommersi da immagini, i social offrono delle piattaforme dove confrontarsi con altri e si possono vedere ottimi scatti. La magia dello scatto però svanisce al momento che subentra la ricerca affannosa di più likes possibili.
Fotografare per il proprio piacere e benessere è altro. È una ricerca che non ha mai fine e ci porta a un’evoluzione molto personale, sia delle immagini che vogliamo proporre, sia di cosa vogliamo raccontare – ma anche e indissolubilmente di una crescita e presa di coscienza personale. Le nostre passioni, i nostri desideri, i nostri sogni, il nostro “io”, plasmano la fotografa e il fotografo che c’è in noi. Se osservate foto scattate allo stesso soggetto, allo stesso momento da diverse persone, vedrete scatti diversi! La nostra sfera psicologica è profondamente connessa con la fotografia che proponiamo.
Da sempre amo fotografare “le mie emozioni” prediligendo immagini che regalino positività: infatti non amo ritrarre ciò che ritengo “brutto”. Nel mondo intorno a me ricerco sempre la bellezza, la delicatezza, i colori gioiosi, le forme sinuose … sono ottimista di natura e amo la vita … senza volerlo lo riporto nei miei scatti. Ho iniziato a fotografare in analogico prediligendo lo scatto in manuale e l’elaborazione in camera oscura. Quando iniziai a fotografare in digitale, scattavo soltanto in formato jpg con un’elaborazione minima. Quasi subito però sono passata al formato raw, dove in post produzione posso essere più creativa ed elaborare meglio i colori, potendo così esprimere al meglio le mie emozioni non solo durante lo scatto, ma anche in post lavorazione: una sorta di ricerca artistica dello scatto.
I soggetti delle nostre fotografie hanno un legame con noi e parlano del nostro essere. Con la fotografia diamo dei messaggi della nostra interiorità.
Quando fotografiamo prendiamo coscienza di tutto quello che c’è intorno a noi e di conseguenza anche di ciò che c’è dentro di noi, perché l’immagine non riporta mai la realtà, ma è il risultato di quello che la/il fotografa/o ha visto e ha voluto riprodurre.
Con la fotografia scegliamo cosa vogliamo dire.
Da queste riflessioni, è nata l’idea di proporre delle passeggiate fotografiche per “nutrire l’anima”.
Puoi saperne di più cliccando sul link sotto.
Ti aspetto :)
PASSEGGIATA FOTOGRAFICA
Che meraviglia i giovani fotografi!
Amo fotografare i bambini e i ragazzi, sono sempre così unici!
Ma amo anche fotografare con i bambini e i ragazzi, avete già provato?
I piccoli e giovani hanno un altro sguardo sul mondo, sono curiosi e dalla loro altezza il panorama è diverso dal nostro. Dando loro i giusti consigli per migliorare i loro scatti, potremo anche noi adulti imparare molto dal loro scoprire il mondo che li circonda. Tornare a essere bambini e alla semplicità dell’infanzia. Tornare a essere curiosi. Tornare a meravigliarci per le piccole cose.
Se avete figli che vogliono cimentarsi con la fotografia lasciateli provare, anche con la vostra macchina fotografica. Dategli qualche regola base e poi lasciateli liberi di sperimentare.
Aiutateli a tenere diritto l’orizzonte, così imparano a vedere in prospettiva; aiutateli a inquadrare il soggetto, magari da più punti di vista e a distanze diverse così impareranno e capiranno il linguaggio fotografico; fate usare lo zoom per trovare i particolari che non si notano normalmente, alleneranno così il loro spirito di osservazione; fate notare la giusta messa a fuoco, altrimenti la foto non racconterà la storia voluta. Se la macchina fotografica lo permette lasciate che cambino le impostazioni, per vedere ciò che succede. Lasciate scattare più immagini, ma ricordate ai bambini e ai ragazzi anche l’importanza di pensare prima di scattare.
Chiaramente ci sono altre regole, ma il troppo, specialmente all’inizio – secondo me – è controproducente. La loro fotografia deve essere un gioco e deve divertire. Troppe nozioni probabilmente li annoia. Piano piano potranno poi essere introdotte altre regole fotografiche.
Infine parlate con loro delle loro fotografie, fateli scegliere quelle che preferiscono e stampatele. E, perché no? Lasciateli creare un proprio album con cartoncini, colla e forbici. Perché riguardare i propri scatti su carta è sempre emozionante!
Se vi interessa un corso fotografico per bambini e/o ragazzi, contattatemi. Sono disponibile per corsi personalizzati.