Il fiore di fine stagione floreale che preferisco è sicuramente la Dalia, è tra i fiori che regala un’esplosione di colori spesso già dall’estate fino ad autunno inoltrato. Originaria del Messico e dell’America centrale, si è diffusa in Europa da fine ‘700, grazie a un abate che lavorava presso il Giardino Botanico Reale di Madrid e che ricevette i semi di dalia. Alla fioritura del primo fiore gli fu dato il nome Dalia, in onore del botanico Anders Dahl.
Una curiosità? La Dalia fu importata in Europa per scopi culinari – eh sì, il tubero veniva considerato commestibile. Ben presto ci si rese però conto che la bellezza di questo fiore era più adatto alla decorazione dei giardini.
Con il passare del tempo Dalia è diventato anche un nome di donna, elegante, raffinato e dolcissimo.
L’eleganza delle tante specie di questa pianta e la varietà nei colori ne fa un fiore molto amato, si può sempre trovare un posto in giardino o in un vaso per farsi stupire dalla loro bellezza unica. Esistono moltissime forme e dimensioni di questa pianta e le varietà sono sorprendenti: lo sbocciare delle Dalie equivale a piccoli fiochi d’artificio dai colori vividi – dal giallo al rosso al bianco, rosa, viola. Anche i petali hanno forme molto diverse e spesso sono doppi.
Come non amarle? Io ne coltivo alcune in giardino, ma è da qualche anno che il mio desiderio più grande era andare a Villa Taranto a Verbania in Italia ad ammirare il loro labirinto di Dalie: uno spettacolo di oltre 1.700 piante di oltre 350 varietà! Un gioco di colori, grandezze e forme.
Villa Taranto dista un’oretta di auto da casa mia e ci sono già stata diverse volte, specialmente in primavera, quando nel labirinto fioriscono i Tulipani. Mai ero stata durante la fioritura delle Dalie e sono veramente felice di esserci stata quest’anno.
Avrei potuto stare lì ore a guardarle! Delle Dalie mi piacciono le simmetrie, i petali sbarazzini, i riccioli che formano, i dettagli, i colori delle tante varietà. Per questo ho scelto di fotografarle con il mio primo obiettivo Lensbaby, il Velvet85, che ha la funzione macro. Il suo bagliore unico, ad aperture ampie, ne fa una lente eccezionale che prediligo per la mia fotografia floreale. Il tempo era nuvoloso, ero immersa in un soft box naturale, cosa volere di più?
Spero tanto di riuscire a organizzare una giornata fotografica di Dalie anche l’anno prossimo, dove proverò sicuramente le lenti Lensbaby Sweet50, DoubleGlassII o SoftFocusII che anche amo per il mio progetto FloralFineArt - in questo caso probabilmente userò le lenti macro, sempre di Lensbaby.
Ogni tanto mi chiedete della mia attrezzatura fotografica: come già scritto in altri blog, prediligo la semplicità: scelgo 1 - al massimo 2 obiettivi/lenti per essere leggera, non uso il cavalletto per fotografare i fiori e li fotografo principalmente non in sole diretto per preservare meglio i colori e i dettagli. Quando fotografo i fiori uso sempre un f basso, comunque mai più di f4. La porzione di foto a fuoco è quindi ridotta e scattando a mano libera è facile essere fuori fuoco. Per questo motivo mi aiuto con il focus peaking, scatto abbastanza veloce, minimo 1/200 – 1/500 e se necessario alzo gli ISO (con la Sony non è un problema). Mi aiuto anche con il Zebra Pattern (motivo zebrato), che mi indica i punti estremamente illuminati, per non rischiare il bruciato. Inoltre scatto sempre in Raw così da avere più possibilità nella post lavorazione.
Le lenti e gli obiettivi Lensbaby sono artistici e ne sono innamorata proprio per le loro aberrazioni che rendono la foto unica e “sognante”. Vero, usare un obiettivo o una lente del genere richiede un po’ di sforzo, bisogna scattare in manuale e conoscere come la lente vede. Ma le soddisfazioni sono troppe e l’entusiasmo vince sempre sulle iniziali fatiche! Personalmente, quando acquisto una nuova lente Lensbaby la lascio attaccata alla macchina fotografica per minimo un mese, così imparo a conoscerla e sentirla mia J
Hai domande sulla mia fotografia o sulle lenti Lensbaby? Scrivimi e ci possiamo sentire o, se vivi nelle vicinanze, anche vederci. La fotografia dona emozioni uniche, prova anche tu! … e se vuoi, vieni con me J
Vorrei finire questo blog con una frase di Fabrizio Caramagna che mi piace molto:
“Mi piacciono i giardini ombrosi. L’anima silenziosa dei muretti e i colori delle dalie mi fanno sentire bene. Come se tutto fosse al giusto posto”.
Puoi trovare la galleria compleata del mio progetto FloralFineArt su Instagram.
Qui di seguito puoi trovare i link a Villa Taranto e Lensbaby